venerdì 24 gennaio 2014

Decisioni importanti, pensieri importanti, progetti importanti, SOGNI.

Scrivo un post decente, se mi riesce.
Son tornata a casa da poco, son stata a casa della prof F., e son stata benissimo! Ho coccolato e conosciuto TopoGatto, abbiamo parlato, fatto un micro giro  per Imola, e mi ha regato un vestito, che una volta che starò bene indosserò. Se mai starò bene.
Ci saranno altri venerdì.
Ho pensato e ripensato a cosa farne della mia vita nei prossimi mesi, ci ho riflettuto, anche se le risposte alle domande che mi pongo non arrivano subito, bisogna pensarle per bene, poi metabolizzarle, dirle, e continuare a rifletterci. E ancora sono un poco indecisa, ma non perchè non sappia prendere una decisione io, ma perchè le alternative, le strade da prendere sono diverse, e devo cercare di capire qual'è la migliore-la più giusta-quella che mi renderà più felice...Ma cosa ancor più difficile e complicata METTERE ME STESSA E LE MIE SCELTE AL PRIMO POSTO, ANCHE SE QUESTO SIGNIFICA RINUNCIARE E PERDERE DELLE COSE. Questa è certamente la parte più difficile da attuare del mio "piano", io, abituata a considerare me merda; Io, abituata ad anteporre chiunque a me stessa; Io, che a causa del border non vorrei mai perdere niente e nessuno di significativo per me, ho paura dell'abbandono, e sacrificherei me stessa all'ennesima potenza pur di tener accanto a me le persone che amo.
Sono certa di non riuscirci a fare questa cosa, ma almeno provarci, o fare un "comincio", non sarebbe male. Essere un pò "egoista", tra virgolette. Quest'egoismo corrisponderebbe a più d'una cosa, all'accettare il ricovero, ma non solo. Ora mi spiego, datemi tempo. Come dicevo, le strade son più d'una.
Il mio obbiettivo finale, al fine di tutto ciò, è andare via di casa. Perchè? Perchè star qui mi distrugge, mi nientifica, mi fa del male, e non posso pensare di guarire e star bene stando qui.
IO VOGLIO UN FUTURO ED UNA MIA INDIPENDENZA, E QUI NON E' POSSIBILE.
MA, c'è sempre un "ma", ora come ora non sono nella condizione fisica di poter pensare di andare a vivere da sola, perchè molto probabilmente finirebbe male.
"Se ti viene un colpo mentre vomiti, chi ti ritrova?
Se ti disidrati?
Se, se, se..."
Se. E' vero.
Bisognerebbe io accettassi Parma, due mesi di ricovero, duri, complicati, difficili e stremanti. Due mesi che NON MI FAREBBERO GUARIRE. TAMPONEREBBERO E MIGLIOREREBBERO IL DCA SENZ'ALTRO, MA NON MI FAREBBERO GUARIRE, PERCHE' COME HA DETTO ARNONE (il medico "capo" della clinica) IN DUE MESI NON SI CURA UN MALE D'ANNI. Tamponerebbero abbastanza da essere viva, cosa che ora sono, ma poco se continuo così  (e ora la domanda che tutti mi/si pongono: da qui fino a che ti ricoverano a Parma, i due mesi di lista d'attesa, CHE SI FA? Non possiamo lasciarti così, PERCHE' CRISTIDDIO SCHIATTI. Ma tu rifiuti tutto. Mi rifiuti ricoveri, day hospital, flebo, ecc ecc). E qui le due strade si dividono, le cose sono due, entrambe sono due decisioni da ponderare per benino.
STRADA NR 1:
Farsi i due mesi di ricovero, e una volta uscita farsi i tre mesi di day hospital qui a Ravenna, trovare un lavoro con aiuto della mia equipe e prendere un appartamento mio, proseguire i miei studi, i miei obbiettivi ed i miei sogni, continuare ovviamente a frequentare i miei soliti ambienti ma con la certezza che CAZZO LA SERA IO ME NE TORNO A CASA MIA.
STRADA NR 2:
Farsi i due mesi di ricovero, e una volta uscita farsi i tre mesi di day hospital negli appartamenti attaccati alla clinica, a 3 euro al giorno. Il che potrebbe farmi bene: nuovo  ambiente e nuove cose, il giorno fare il mio percorso e la sera uscire per Parma assieme alle altre ragazze in DH e conoscere nuovi posti, nuove persone, insomma, una nuova aria! Poi, una volta conclusi i tre mesi, tornare a Ra, continuare il mio percorso, e sempre prendere il mio appartamento, ecc ecc.

I problemi sono svariati, però...Ho tante battaglie, dentro di me, tanti sentimenti dentro che non collimano.
Ho paura che, nella seconda ipotesi, P. mi sfanculerà perchè ci vedremmo sicuramente meno, e anche se ciò non vuol dire non vedersi mai più, e anche se tutto ciò verrà fatto PER CURARMI, ho una paura fottuta che non capisca, e mi lasci. Mi lasci perchè non sopporta l'idea che per qualche mese ci vedremmo una volta la settimana circa, forse più o forse meno, non so. Anche se io il senso non ce lo vedo, dato che se dice che vuole una vita con me, non mi può perdere per qualche mese in cui ci vediamo meno, che a confronto con la frequenza con cui ci vedremo se mi lasciasse (ovvero per niente), sarebbe assurdo. Ma ho paura.
Poi ho paura di affrontare questa cosa, credo sia normale...Ho paura in generale, ragazze. Uff.
Sono indecisa, confusa, non lo so.

Strada uno, strada due, NESSUNA?!
La "nessuna" sarebbe non ricoverarmi. Che sarebbe praticamente arrivare al limite, farmi fare prima o poi un ricovero forzato con flebo e tubi su per il naso, e farmi mesi dentro-fuori da ospedale.
Non lo so. Sono confusa.

AIUTO.
LiaLia.

2 commenti:

  1. Le immagini che hai postato parlano da sole.. riguardo stare là o fare il dayhospital a Ravenna, solo tu puoi saperlo! Io fossi in te starei là.. o almeno ci proverei: se ti trovi troppo male non penso ti constringano!

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  2. Le foto volevano essermi un poco da motivazione...
    Ah è un grande dilemma, tesoro!
    Ti stringo forte

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