Ho mangiato. Mi sono abbuffata. Ma non abbuffata normalmente. Mi sono abbuffata da pronto soccorso, kg e kg di roba, da rischiare la rottura, lo strappo dello stomaco e di conseguenza la morte. 1lt di latte, 200 gr di cereali, una pizza ai 4 formaggi, 10 cioccolatini kinder, marmellata, una banana, dei formaggini, un piatto di strozzapreti con formaggio e piselli e delle pastine. Poi...non mi ricordo più. Altro che non ricordo. Esplodevo a momenti. Non respiravo, non camminavo. Piangevo e mi odiavo.
Già una volta mi successe, e andai in ps.
Se non fossi riuscita a vomitare mi avrebbero fatto sicuro una lavanda gastrica.
Entro nel cesso alle 15.20, ed esco poco fa, verso le 18...ho vomitato quasi 3 ore. E mia madre e mia sorella non mi hanno chiesto, da dietro la porta, nemmeno una volta: "sei viva, tutto bene?"
Facevo in tempo a schiattare 400 volte. Però mia sorella una cosa me l'ha detta.
"Oh, per quanto ne hai? Devo truccarmi, devo andare via", doveva andare dal suo ragazzo. La dolcezza, lei!!!
Insomma è stato abbastanza molto orribile. Peso 47.3. Domani sarò 46 e qualcosa, credo;
Ho una sete del porco, vomitando avrò perso solo dio sa quanti liquidi, ma ho paura di bere. Se non vedo il 46 sclero, comunque.
Quando vomitavo e piangevo pensavo a tutte le pasticche di en che ho accumulato (5 ×26 gcc), e a parte del contenuto della boccetta che ho messo in un flacone di vetro viola che comprai anni fa. Se non avessi vomitato tutto avrei preso tutte le pasticche che fanno 130 gcc, più quel flacone che ne avrà minimo 400. Non lo pensavo tanto per, lo avrei fatto, mi sarei suicidata davvero, o almeno avrei tentato per la millesima volta.
Ora sono distrutta nel letto e tra poco devo andare a prendere la terapia, vorrei solo dormire...
Ah.
Good night.
Sento freddo, dentro di me. Il mio cuore è incompleto, sono così brava ad amare gli altri, eppure non sono in grado di amare me stessa. Una goccia di sangue scivola giù dal mio braccio. Il piatto di pasta finisce nel bidone. Lo specchio mi studia, studia me e le mie ossa in ogni dettaglio. La bilancia sputa sentenze, sarà lei a dirmi come mi sentirò quella giornata. Disfunzionale. Impulsiva. Sensibile.
mercoledì 29 gennaio 2014
Che giornataccia.
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