giovedì 19 dicembre 2013

"Daddy, please don't leave"

Soffro di emicrania, ho periodi in cui mi parte il mal di testa la mattina e non mi passa finché non vado a dormire, e dura giorni, a volte anche una settimana, sono molto debilitata. Oggi sto un pò meglio, ma ieri era peggio.
Ieri mattina a casa sono mezza svenuta, dopo ben 45 ore di digiuno.
51.8 kg.

Sono messa come al solito. Vorrei tanto scrivere, ma non vorrei. Ho tanto, troppo da scrivere, e vorrei dire tutto e dire niente. Non so cosa fare, di solito abbandono, mi abbandono, ma qualcosa ora mi ha portato a prendere il pc di mia sorella, aprire google, digitare l'indirizzo del blog, accedere e aprire la pagina per un nuovo post. Reazione diversa, Sbam.
Sarà che a volte sento di non poter essere totalmente me stessa, al 100%, mentre scrivo qui (come ovunque, addirittura nella carta che siamo io e lei, per paura del giudizio altri-oppure il mio?-) e "mi tengo"?
Mi vergogno e mi tengo sotto esame, per ogni parola che scrivo, ogni sillaba.
Che ansia la mia vita.
Credo che le persone che mi conoscono, fino a che non mi leggono, non mi conoscano sul serio, per questo a volte (raramente) mi faccio leggere... Sembro tutt'altro che la "topina da biblioteca" e "scrittrice accanita" che vengo definita da chi davvero sa chi sono, al volto degli altri. La frase più bella è stata: "non sembri una che sa scrivere così bene! Sembri superficiale" AHAHAHA, MIO CARO, CHE DAREI PER ESSERLO!

Okay, chiusa parentesi;
Sto male! (Che novità, V., che ci porti! Non ce lo saremo mai aspettate! Dicci, dicci di più!) Davvero, sto per scoppiare! Son tre giorni che son sull'orlo di quelle che io chiamo "crisi", e le evito per miracolo, e non so per quanto potrò evitarle. Le mie crisi consistono in vere e proprie perdite di controllo sulla mia persona, mi rendo conto di quel che succede, certo, sono cosciente, ma non ho freni e controllo su parole e azioni, sono un automa, solitamente piango così tanto che non riesco a respirare,  parlo, grido più che altro, tiro fuori tutte le cose che mi fanno male e le paure, e la causa scatenante se la crisi cova da un pò può essere qualcosa anche di solo mediamente poco simpatico. Ovvio, non è che ti cade il libro in terra e cominci a gridare piangendo: "VOGLIO MORIREEEEE IL LIBRO IN TERRAAAA CAZZOOOOOOO!!!", ovviamente no, ma anche una piccola lite e puff, ciao, sei finita.
Una l'ho avuta in pediatria l'anno scorso, non era l'alcool come credono, certo, avrà dato una mano, ma era una crisi, forse con in aggiunta il lancio oggetti dato dalla birra, ma era una crisi.
Qualcuna in giro, o con Mì, dove piangevo per mio padre e Giancoso e mentre piangevo dicevo: "Perchèèèè a meeee?! voglio morire, bastaaa" e cose simili...
Dalle suore in struttura, DA SOLA, nel bagno, dove piangevo chiusa e parlavo con la segreteria di Mì per mezz'ore lasciandole 384738289 messaggi (le suore mi ignoravano, care), e intanto mi tagliavo, passavo dal parlare di padre e Giancoso, a mia mamma che non meritava una merda come me, che sono io il problema e la matta di casa, a che anche se non lo fa apposta e non se ne rende conto a volte è cattiva ma che volevo tornare a casa, alle suore che mi dicevano "Vomitella", al qualsiasicosa.
E poi, soprattutto, cominci per motivi seri, ma poi non riesci a smetterla più. E' un pò come quando cominci a ridere dopo che ti sei fumato dell'erba...! Col cazzo che riesci a smettere. E piangi per qualsiasi cosa: la panchina, la macchina messa male, le tue scarpe... E più piangi, più gridi, più stai male, più non respiri, più vai in crisi. Mì ogni volta deve cacciarmi delle urla dietro, e non ci riesce mai alla prima, perchè non ho il controllo e non riesco a smettere.
Ecco. Sono vicina a questo punto, e oggi a momenti succede in classe, per colpa della prof di matematicatroialercia che tratta tutti-in particolare me,umiliandomi davanti a tutti, dimmerda-.

Odio essere in uno stato del genere. Divisa in due, intendo. E' una costante nella mia vita, insieme al resto.
Divisa, sapete?
Vale/Lia;  (per chi mi segue da ora e non l'ha mai fatto prima, spiegazione: V-parte sana di Vale rispetto al cibo, quella che vuole stare bene, guarire, e in base a come mi sento rispetto a questa cosa mi firmo in fondo al post. Lia- bhè, ci arrivate, tanto "Wintergirls lo conoscete tutte!!!)
Agrario/Classico;
Sanità/Malattia;
Amore/Odio.
Amore, odio...Prima ti odio, poi ti amo. Ecco il punto, il punto cruciale, alla quale volevo arrivare.
Eccolo qui. Ci volevo arrivare, ma ho dato per scontato fosse facile. Infondo, se lo volevo trattare, indubbiamente sarebbe dovuto essere volontario, ergo facile.
Perchè niente va mai come voglio io? Mi sento presuntuosa, ora.
Sai, quando ho ricevuto quei presenti l'unica cosa che non ho provato è stato amore. Ho provato tutto: odio, schifo (non è un sentimento, un'emozione, ma è uguale), ribrezzo, "incazzo", vuoto. Ansia, panico, mal di stomaco. Avevo deciso di rimuoverti dalla mia vita per quanto avessi potuto fare, e la cosa base per rimuoverti sarebbe stata non avere più tue notizie. Credimi, l'ho chiesto. L'ho chiesto non so quante volte, per mesi e mesi e mesi...Hanno continuato.
"L'ho visto, ti saluta!"
"Guarda, non mi interessa un fico secco, tienitelo per te, non ne voglio più sapere nulla".
"Ah, Vale, ti manda gli auguri"
"Ancora? Davvero, per favore, non ne voglio sapere nulla, più nulla in assoluto. E se chiede di me, non dirgli nulla, a Bologna hanno anche richiesto CON MIO CONSENSO, preciso, di togliere la patria podestà, figurati se me ne frega, basta, ok?!"
Poi, ieri, ennesima inculata, consentitemi il solito francesismo.
Vengono o, meglio, viene il Brapesce in casa, due pacchi uno innodato all'altro (inguardabile quel groviglio abnorme), una busta con una lettera: azzurro, il mio colore preferito. Grr.
Passa un pò. "Vale, non li apri?"
"Bho, forse dopo"
"Non sei curiosa?"
"Vaffanculo Martina" (mia sorella), mi metto il giubotto e sbatto la porta alle mie spalle con la sigaretta in bocca. Che senso ha la vita senza il tabacco?
Curiosa? Ora lo sai, sai il male che mi ha fatto, mi chiedi anche se sono curiosa? Vaffanculo, proprio.
Vado alla coop, compro il mio shampoo, torno a casa. Respiro. Li apro. Ma prima la lettera...
"Tanti auguri piccolina.......!!!!! :>  Papa' "
Odio, odio profondo. I cinquecento punti esclamativi dopo i cinquecento puntini di sospensione, errato! Massimo tre, cazzo, massimo tre! Non è poi così difficile, e poi, io ne metto raramente (è successo poco, tipo una volta sopra e la ricordo, perchè sul serio è raro) perchè mi danno fastidio, poche cose hanno qualcosa di così importante o sconvolgente da meritarsi tre punti esclamativi cazzo!!! E per confermare questa cosa, gliene metto tre!, e uno di seguito.
Poi, quella faccina... Si fa così: :), non con quella specie si maggiore. E' una chiusaparentesi. Mi stai sul cazzo.
Una collana con una nota musicale, grossa, brutta, la definirei 'pacchiana', ed è proprio da...te!
Una borsa della 'Desigual'...BASTARDOOOO! E' bellissima...Per un momento penso a come potrei abbinarla, ma poi penso che ogni volta che la vedrei, penserei inevitabilmente a te, e non potrei reggere. Proverò a portarla in un negozio, dicendo che è un regalo, e vedendo se mi fan prendere qualcos'altro della Desigual, magari una maglietta, o un paio di jeans, anche se ci aggiungo 10-20  € è uguale, per i jeans ne vale la pena, non so più che mettermi di sotto, tra poco vado in giro in mutande.
Poi, era il giorno in cui avevo parlato con la prof.
E la scuola.
E a casa.
E le mie paturnie.
Poi, era il giorno in cui, come ogni giorno, avviene una battaglia estenuante nella mia testa.
E, anche se non sembra, anche se non accade nulla intorno a me, anche un giorno normale, è una lotta.
Nella mia testa c'è una guerra, senza superstiti.
Vale VS Lia
Lo specchio.
E già questo fa male, e stressa... Sommiamoci il resto.
Ed io esplodo, come un palloncino. Goccia dopo goccia, prima o poi, esplodo. O implodo. Non so cosa sia peggio!
Ti odio spesso, penso che è tutta colpa tua, che mi fai schifo. Poi non ti odio più, QUASI mi manchi (più che altro mi manca UN papà, una figura paterna), mi dico che TU sei il padre, TU non puoi sbagliare e farmi questo, che la colpa dev'essere mia per forza in qualche modo, che me la sono cercata, che in qualche modo posso averti provocato io, E COMINCIO A FARMI OTTOMILA SEGHE MENTALI! Mi innesco meccanismi mentali dalla quale non ne vengo fuori più, dalla quale non se ne esce, se se ne esce non se ne esce intatti, e ci si esce soffrendo. Nella mia testa tutto si confonde, capisci? Diventa tutto un
NON CAPISCO COSA SUCCEDE CRISTO TI ODIO TI AMO INVECE E' TUTTA COLPA MIA E ME LO MERITO PERCHE' FACCIO SCHIFO E DOVEVI UCCIDERMI E FARMI DI PEGGIO E IO DEVO MORIRE MALE E ME LO MERITO TROPPO TROPPO TROPPO PERCHE' TU SEI PAPA' E HAI RAGIONE ANZI NO TI ODIO E' COLPA TUA FAI SCHIFO CHE PADRE SEI EH SCHIFOSO MI DOVEVI PROTEGGERE DA TUTTO E DA TUTTI INVECE NO TU MI HAI FATTA ESSERE E DIVENTARE COSì E' COLPA TUA DOVEVI SALVARMI DAL MALE INVECE ERI TU IL MALE E MI HAI VIOLATA E NON VIVO A CAUSA TUA E MI FAI SCHIFO E DEVI MORIRE MUORI MUORI MUORI E' COLPA TUA SE SONO FINITA TRA LE FRINFIE DI GIANCOSO E' UN PROCESSO MENTALE INIZIATO PER COLPA TUA PERCHE' HAI FATTO CIO' CHE HAI FATTO ANZI NO E' TUTTA COLPA MIA ANCHE PER QUELLO IO L'HO PROVOCATO IO MI SONO FATTA SCOPARE SONO IO LA TROIA FACCIO SCHIFO DEVO MORIRE VAFFANCULOILMONDO.

Bene. Questo è quello che succede.
Amore/Odio. Capisci, cosa intendo?
Navigo tra il voler maledirti (almeno mi ritengo fortunata perchè provo più un senso di repulsione che d'affetto nei tuoi confronti), e il voler dirti che mi manchi.
Mi sa che ho fatto un post troppo esageratamente lungo. E non ho finito! Non mi dilungo, dai.

C: caffè s.z.
M: caffè s.z.
P: qualche pennetta al pomodoro (50)

Per ora fine. Non ho fame, non mi va di mangiare, fanculo tutto. Son già "piena" di pensieri.


http://www.youtube.com/watch?v=Ra-Om7UMSJc

Elle di Lia.

2 commenti:

  1. Io non posso minimamente capire come ti senta per questa faccenda di tuo padre. Ma solo questo voglio dirti: NON È COLPA TUA, non pensarlo assolutamente.
    Spero troverai un po' di pace...

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  2. piccola <3 Non sei "sbagliata"
    è colpa degli altri. Dio quanto deve essere "un inferno" x te!

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