Fuori fa così freddo...Ci saranno pochi gradi, forse addirittura nessuno. Io dovrei essere a scuola, mentre invece mi sento una dodicenne, questa cosa credo non l'avrei mai fatta prima di ieri (non che in passato io non l'abbia mai fatta,anzi!), ma S., una delle due educatrici,mi ha comunicato che qualsiasi scelta faccia scolasticamente parlando, perderò ancora un anno, la mia testa non ci ha pensato due volte ad accettare una proposta simile. Sia che rimanga nella mia attuale scuola, sia che cambi non riuscirò a recuperare, con l'unica differenza che cambiando e andando al ramo del classico (quel che vorrei fare, dato che mi piacerebbe poi fare psicologia) questi ultimi sei mesi di scuola li userei per cominciare ad integrare materie nuove che dovrò comunque portare a settembre per l'esame di cambio scuola. Però comunque perderei un anno. Ancora. Il terzo.
La prima volta ero in terza media, mi hanno ammessa e poi bocciata all'esame, era da sei, ma quel coglione di padre (stanotte l'ho pure sognato,ho rivissuto tutto,lui, le sue mani...dio sto male) è andato a far casino, io litigai con una prof e ciao proprio. Lí non lo meritavo.
La seconda due anni fa, prima superiore, questa scuola. Stavo male, DCA, ma non facevo una sega. Meritato.
Poi anche quest'anno? No. Per favore, basta. Ho quasi diciotto anni e sono in seconda superiore, vi prego. È così umiliante per me... E la mia già inesistente autostima si annulla ancora di più.
Va beh, comunque non sono a scuola. In pratica io ho il prof di disegno tecnico che mi fa autocad che è vegano come me, ogni tanto ci esco, ieri dovevamo uscire ma non mi andava e faceva freddo, la volta prima lui non poteva,quella prima non potevo io, ecc ecc, e mi ha proposto questo congresso animalista che fa in una scuola questa mattina...allora ho accettato. Poi alle 13 mi riporta alla mia scuola che prendo un caffè con la prof. Intanto non avevo il biglietto del bus e i soldi che ho mi servono per altro, mi ritengo fortunata a non aver beccato il controllore.
Ho le mani informicolite e viola per il freddo, mi sento debole e stanca, e prenderei volentieri la mia dose di en e mi andrei a letto, peccato siano le 9.10 del mattino.
Ieri ho digiunato. 52.5 kg.
Tra 700 GR torno come prima, il controllo è tornato (come quello di prima,ovvero: due cucchiaini di yogurt-mi sento piena-nausea-mi fermo-dimagrisco), e oggi se non digiuno ci vado vicina, al massimo un cappuccino stasera o qualche o due tre cucchiaini di jocca.
E se tutto va bene domattina dovrei essere o 51.8 o poco più (52-52.2), e dopo domani tra i 51.3 e i 51.6, il tutto secondo i miei scrupolosi calcoli.
9.15.
Alle 10.00 esco, vado a comprare i lassativi, tanto la farmacia è di strada, mi avvio verso il classico (la scuola della conferenza), alle 10.15 arriva il prof e sto lì fino alle 12.00 circa. Poi vado dalla prof...
Non so che dire.
Annego in un mare di confusione, caos, rabbia e disperazione.
Ed è 'Lei' che non mi abbandona mai.
Ed è questo quello che succede.
Il DCA diventa quasi amico.
E poi, alla fine, che sarei senza di lui? Cosa?
NIENTE.
Questa volta non ho paura, e forse è proprio questo che mi spaventa.
Sento freddo, dentro di me. Il mio cuore è incompleto, sono così brava ad amare gli altri, eppure non sono in grado di amare me stessa. Una goccia di sangue scivola giù dal mio braccio. Il piatto di pasta finisce nel bidone. Lo specchio mi studia, studia me e le mie ossa in ogni dettaglio. La bilancia sputa sentenze, sarà lei a dirmi come mi sentirò quella giornata. Disfunzionale. Impulsiva. Sensibile.
martedì 17 dicembre 2013
Cosa sono senza 'Lei'?
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Mancano ancora diversi mesi, puoi recuperare, perché l'educatrice S ti ha detto così?
RispondiEliminaPerchè in sei mesi non posso recuperare due anni di classico!
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